VENERDI' SANTO - Processione del "Perdono"

A San Giovanni Rotondo il Venerdì Santo raggiunge il suo momento più importante e significativo con la cosiddetta processione del "Perdono", in cui confluiscono le processioni dell'Addolorata e del Cristo Morto, che partono entrambe  dalla Chiesa di S. Nicola, dove le due statue sono collocate rispettivamente sull'altare maggiore e nel primo a sinistra.
I due cortei processionali partono sul far della sera in tempi diversi e seguono itinerari diversi fino all'Incontro tra l'Addolorata e il Cristo Morto che avviene intorno alle ore 21.00 davanti al Municipio, in piazza dei Martiri.
La statua dell'Addolorata, col cuore trafitto da sette spade, rimane per tutta la mattinata del Venerdì Santo nella Chiesa di Sant'Orsola, dove si svolgono le funzioni religiose tipiche di questo giorno di Passione e Morte di Gesù. Al loro termine, l'Addolorata ritorna nella sua Chiesa di S. Nicola, da dove riparte alla ricerca del Cristo attraversando le principali vie della cittadina garganica.
Il corteo processionale è aperto da una Croce con gli strumenti della Passione e dai confratelli dell'Arciconfraternita dei Morti che ha sede nella Chiesa di Sant'Orsola. Ad essi fanno seguito: il Clero sangiovannese con il Vescovo, la statua dell'Addolorata, portata dai confratelli dell'Arciconfraternita dei Morti, le Autorità, la banda musicale che esegue le marce funebri e il popolo dei devoti.
Lungo l'itinerario la processione dell'Addolorata sosta in preghiera e meditazione dinanzi agli altarini allestiti dalla popolazione; questi sono in numero di quattordici e rappresentano le altrettante stazioni della "Via Crucis".


Giunta in Piazza dei Martiri, la processione dell'Addolorata va incontro a quella del Cristo Morto che si è svolta separatamente.
Al loro commovente "Incontro" la gente presente assiste in profondo silenzio e preghiera.


Successivamente si forma un unico corteo processionale che, con il Cristo Morto davanti all'Addolorata raggiunge la Chiesa Madre di San Leonardo abate.


Qui, il Vescovo prima (quando è presente) ed il Parroco della Chiesa Madre dopo, rivolgono una loro riflessione alla popolazione presente.
Dopo la benedizione finale, i due simulacri ritornano nella Chiesa di San Nicola dove ricevono l'ultimo omaggio da parte dei fedeli.


- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, tratto dal sito "Notizie Comuni-Italiani.it".
- Foto tratte dal sito "Notizie Comuni-Italiani.it".